L’emergenza Covid 19 ha coinvolto anche la città del Palio fermando tutte le iniziative delle Contrade e obbligato le istituzioni senesi a valutare vari scenari, per quanto possibile nell’incertezza del momento.
Pur con tutte le differenze il Palio di Siena e la nostra Giostra del Saracino sono manifestazioni con molte analogie organizzative, legali e burocratiche e probabilmente un nulla osta per potersi svolgere o meno le vedranno associate.
Se per la Giostra si sta ancora aspettando per decidere a Siena si sono portati avanti decretando lo slittamento di entrambe le edizioni 2020: il Comune assieme al Magistrato delle Contrade hanno infatti posticipato il Palio del 2 luglio dedicato alla Madonna di Provenzano al 22 agosto, mentre quello del 16 agosto dedicato alla Madonna Assunta addirittura al 26 settembre.
Tra le differenze fra le due feste si segnalano le procedure tecniche interne, se per la Giostra i cavalieri si preparano privatamente con i propri Quartieri (allenamenti ad oggi sospesi) fino alla settimana pre Giostra, a Siena invece è previsto un lungo protocollo obbligatorio per l’addestramento e la selezione dei cavalli che è stato differito alla metà di Giugno.
Una sintonia che è emersa è la non volontà, impossibilità o semplice non senso a svolgere nessuna delle due manifestazioni a porte chiuse; in questo scenario c’è chi avrebbe paventato l’ipotesi di aprire ai soli concittadini, ma pure questa possibilità, già di non semplice attuazione, sarebbe in ogni caso sottoposta a disposizioni sovracomunali.
Inoltre a Siena se dovessero annullare i due Palii è stato ipotizzato di svolgere, sempre se ve ne fossero le condizioni, un Palio straordinario e considerando che la carriera straordinaria del 2018 si tenne il 20 Ottobre questa idea allunga di molto la stagione paliesca.
Certamente sappiamo che nei secoli le Giostre aretine si svolgevano non solo nella stagione estiva e non di rado in pieno inverno, ovviamente oggi le dinamiche sono ben diverse, ma se ci trovassimo nelle stessa situazione la possibilità di una Giostra straordinaria potrebbe essere una opzione anche per la nostra manifestazione.
Ad oggi l’unica certezza è che se si correranno Giostra e Palio vorrà dire che saremo usciti da questa emergenza e che quando torneremo ad indossare i colori dei Quartieri o delle Contrade, a cantare per i nostri cavalieri, ad ascoltare le musiche e assaporare i sapori delle due feste sarà un’emozione stupenda per entrambe le città, oggi più che mai, distanti ma unite.