Corrergiostra ha incontrato i nuovi presidenti dei comitati giovanili dei quattro quartieri. Quarto e ultimo appuntamento con Riccardo Pastorini, presidente dei giovani rosso verdi.
Iniziamo con una piccola presentazione, raccontaci un po’ chi sei, cosa fai nella vita, come e quando sei entrato al Quartiere e tutto quello che hai voglia di dirci per presentarti.
Un saluto a tutti i lettori di Corrergiostra! Mi chiamo Riccardo Pastorini, ho 24 anni, studio Economia&Management presso l’Università di Siena e sono resident Dj al Klang Club (nell’ultimo anno ho iniziato a buttarmi anche nella produzione di musica). Sono entrato al quartiere fin da bambino nonostante nei primi anni abbia avuto un pò di difficoltà ad inserirmi bene poiché non conoscevo troppi coetanei con cui passare il tempo, erano tutti un pò più grandi o un pò più piccoli di me. Chiaramente anno dopo anno ho costruito e saldato forti legami che mi hanno fatto superare questo ostacolo, fino ad arrivare agli anni delle scuole medie dove ho trovato un amico con il quale ho iniziato a condividere i momenti al quartiere e che adesso mi accompagna in questa esperienza da presidente.
Chi sono gli altri ragazzi che ti aiuteranno in questo mandato?
Ricollegandomi alla risposta precedente mi riferivo a Leonardo Bollori che ricopre e condivide il ruolo di vice presidente assieme a Matilde Fardelli. Nel ruolo di cassiera Camilla Scapecchi, accompagnata da mio fratello Leonardo Pastorini, segretario Alessandro Branchi e vice Lorenzo Berbeglia, addetto stampa Tommaso Stopponi ed infine i giovanissimi Lapo Peruzzi e Filippo Fazzuoli nel ruolo di direttori artistici. Un gruppo in cui credo fortemente, credo valga lo stesso anche per loro.
Quale è il motivo che ti ha spinto a candidarti? Chi sono i presidenti del comitato venuti prima di te che speri di imitare o che ti hanno ispirato?
Non nascondo che il sogno di fare il presidente è da sempre stato nel mio cassetto, questo mi era sembrato l’anno giusto per farlo assumendomi giustamente quella piccola dose di responsabilità in più visto che compirò un quarto di secolo. In più torneremo a correre le due Giostre dopo i difficili momenti passati in questi ultimi due anni ed anche questo mi ha dato ulteriori stimoli.
Siamo al sedicesimo anno di vita del gruppo giovani di Porta Crucifera, vorrei ringraziare personalmente ogni presidente che mi ha preceduto per aver scritto parte della storia dei cruciferini. Per me fu molto importante il 2015 anno in cui, nemmeno maggiorenne, iniziò la mia avventura all’interno del gruppo giovanile con la presidente Giulia Galli, quel gruppo rimarrà per sempre nel mio cuore. Successivamente ho ricoperto il ruolo di vice presidente a Thomas Cincinelli e Luca Fragalà e posso affermare senza dubbio che quello che ho imparato in quel triennio costituisce le fondamenta della mia attuale esperienza. Dal 2018 al 2020 ho partecipato da esterno alle attività del gruppo giovani, ma con Giacomo Salvati (2018) e Macris Catalano (2019) il quartiere ha raggiunto risultati enormi. Infine i due anni di pandemia sono stati gestiti dal mio predecessore Riccardo Stocchi che ha fatto un lavoro eccezionale in un momento difficile. Ognuno di loro è un fratello maggiore per me, oltre che dei veri e propri maestri.
Non ho voluto far cenno a chi ha preceduto la mia esperienza poiché la lista sarebbe stata troppo lunga, ma il mio pensiero è rivolto anche a loro.
Quali sono le novità che intendi portare all’interno del comitato? Quali invece le vecchie iniziative che vuoi continuare a valorizzare?
Grosse novità è sempre difficile portarle, ma c’è una serata (che non voglio ancora rivelare) sotto la settimana di Giostra sulla quale punto molto e spero venga accolta positivamente sia dai giovani che dagli adulti per poterla riproporre anche in futuro. Per quanto riguarda le vecchie iniziative non vorrei assolutamente tralasciare l’ambito storico-culturale, progetti come “A sQuola di Giostra” sono stati creati dal gruppo giovani anni fa ed è giusto che i giovani stessi continuino a tramandarne il progetto.
Ti sei posto un obiettivo da portare a termine entro la fine di questo mandato?
La mia soddisfazione più grande sarebbe diventare un punto di riferimento per i ragazzi più giovani anche nei prossimi anni, quando toccherà a loro essere qui. Essere considerato un fratello maggiore a cui potersi appoggiare in caso di necessità vorrebbe dire aver svolto degnamente il mio mandato. Per me questa è la vera essenza della Giostra, le generazioni passano e cambiano ma il rispetto e la collaborazione rimangono alla base di tutto per il bene del proprio quartiere.
Qualcosa che non ti ho chiesto ma che vorresti aggiungere?
Penso di averti detto tutto ciò che avevo in testa, vorrei solo aggiungere che le attività durante l’arco dell’anno sono sempre tante e se c’è qualche giovane lettore cruciferino voglioso di intraprendere la vita di quartiere non si faccia problemi e contattate il sottoscritto o chi per lui, vi aspettiamo.
Leonardo Maccioni