Secolo Imparati nasce l’8 ottobre 1911 e già nel 1932 all’età di 21 anni è protagonista, con altri amici, della fondazione della Società di Quartiere Porta del Foro del quale, fino a pochi anni prima della morte, sarà un punto di riferimento per intere generazioni di quartieristi.

Il Tripoli, soprannome con il quale era conosciuto da tutto il popolo giostresco e quartieristico, nel 1933 è protagonista di un fatto che ancora oggi è avvolto nel mistero; nell’agosto di quell’anno prima della sfilata, il giostratore Giorgio Giorgeschi, investito a “correr Giostra” assieme al compagno Antonio Martini, si sente male, e Imparati, senza perdere un attimo di tempo, decide di sostituirsi segretamente a lui, riuscendo non solo a correr giostra marcando 2 punti, ma a portare nella rastrelliera del quartiere la prima Lancia d’oro. Questo fatto, ogni qualvolta viene evocato e raccontato, desta molta curiosità e l’alone di mistero che lo avvolge lo rende unico e affascinante.

Persona ben voluta e amata da tutti, nel 1974 vista la situazione in cui versava il quartiere, in crisi sia dal lato sociale che in quello economico, dopo le dimissioni del Rettore Paglicci e la successiva rinuncia dopo pochi mesi del “traghettatore” Fosco Balestri, prende le redini del quartiere giallocremisi come commissario straordinario prima e nel 1975 come Rettore effettivo, guidandolo fino alla soglia degli anni di massimo splendore.

La sua grande passione per i cavalli e le sue idee innovative e aggregazionali portano il quartiere in pochi mesi, seppur fra notevoli difficoltà a reperire risorse, ad una vera e propria rinascita, riuscendo a ricostruire un corpo sociale con i ragazzi che frequentavano e si aggregavano nel suo bar e creando il primo campo prova in località Neschieto, che per il tempo fu una vera e propria novità per tutto l’ambiente giostresco, riuscendo a diventare un vero e proprio fiore all’occhiello per la crescita e gli allenamenti dei giostratori.
La sua filosofia di far correre solo giostratori aretini, sarà premiata già nel primo anno di commissariato, grazie alla coppia formata da Maurizio Gori e Eugenio Vannozzi, che il 1° settembre di quell’anno riuscirono a spezzare un digiuno di vittorie che durava da ben 10 anni. Si ripeterà con la stessa coppia anche nel settembre del 1977 portando in dote al quartiere della Chimera la decima Lancia d’oro.

Nella giostra del 1980 accade un altro episodio che denota tutta la caparbietà delle sue decisioni e il seguito che aveva in tutto il popolo giallocremisi; dopo una carriera in cui veniva contestato aspramente alla giuria da tutti i figuranti il punteggio marcato da Mario Capacci, con una decisione molto “forte” raduna tutti i suoi armati sulla lizza e ponendosi al comando degli stessi decide di abbandonare Piazza Grande.

Il rettorato Imparati verrà ricordato, come già detto, come quello della rinascita, delle moltissime iniziative messe in atto per dar risalto e lustro al quartiere, fra le quali le moltissime iniziative per aggregare giovani quartieristi, le bellissime feste per celebrare le vittorie, che duravano anche giorni, come l’installazione di una condotta idraulica (progettata e realizzata personalmente dallo stesso Rettore) che da delle damigiane poste sulla sommità di Porta San Lorentino portavano il vino fino alla Piazza, per la gioia e la festa di tutti i
quartieristi. Si deve a lui lo svolgimento di una prima festa della befana nel palazzetto di San Lorentino, riuscendo a mettere in piedi con i pochi mezzi a disposizione, attività coinvolgenti per tutte le persone presenti.

Resta in carica come Rettore fino al 1981 e viste le precarie condizioni di salute decide di passare il testimone nel 1982, venendo nominato poi Rettore onorario. Proprio nel 1982, ritirato quasi a vita privata nella sua casa di fronte a Porta San Lorentino, quando i figuranti di ritorno dalla Piazza mescolati a tutto il popolo giallocremisi festante dopo aver conquistato la
Lancia d’oro del primo cappotto si radunano sotto le sue finestre scandendo a gran voce il suo nome, trova la forza per alzarsi ed affacciarsi per salutare tutti, acuendo ancora di più le scene di giubilo e gioia collettiva.

Oltre all’ambito giostresco, il Tripoli è stato molto attivo e presente anche in molte dinamiche cittadine, quali il ciclismo con la fondazione dell’Unione Ciclistica Aretina e ricoprendo la carica di fiduciario provinciale del CONI il quale gli riconobbe la Stella d’oro per meriti sportivi.
Proprio in ambito ciclistico, strinse una particolare amicizia con il campione Gino Bartali, del quale si racconta che durante un giro del Casentino, a gara iniziata, passando davanti al celebre bar del Tripoli si fermò a bere e fare due chiacchiere e poi rimontando in bici raggiunse il gruppo ormai in fuga e vinse la corsa.

Il Consiglio direttivo del quartiere nell’anno 2020 con deliberazione unanime ha deciso di intitolargli alla memoria la nuova Sala del Consiglio, la cui cerimonia ufficiale è stata possibile il 10 Aprile 2022, con una straordinaria partecipazione di gente afferente da tutti i vari ambiti giostreschi e dalle istituzioni cittadine.

Alessandro D.