Ridotto il gap strutturale e nuovo sviluppo: il rettore di Porta del Foro Roberto Felici

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Roberto Felici, Rettore di Porta del Foro dal 2018, parte con uno stato d’animo propositivo per la prima sfida al buratto del 2024.

Con entusiasmo ci dice che il quartiere arriva preparato dopo un inverno di allenamenti con il nuovo preparatore e con uno sviluppo strutturale che gli ha consentito di ridurre il gap che lo separava dagli altri quartieri.

“C’è un grande entusiasmo tra i quartieristi, stiamo facendo ancora una volta dei numeri di partecipazione da record e ci avviciniamo alla giostra veramente convinti di poter ben figurare” – dichiara Felici.

Quando gli domandiamo quali sono state le prime sensazioni di aver finalmente dei box al campo prove di Petrognano e soprattutto Enrico Vedovini come allenatore con orgoglio definisce una svolta l’apertura delle scuderie giallo cremisi, che pone così una pietra miliare nella storia del Quartiere,

“Finalmente anche noi abbiamo i cavalli stabilmente a Petrognano e questo è diventato un fattore di grande positività di tutto il movimento. I giostratori sono contenti e fanno molta ma molta meno fatica nello svolgimento della loro preparazione, senza spostamenti massacranti dei cavalli e di loro stessi. Enrico Vedovini si è inserito in maniera fenomenale all’interno della nostra struttura, ha cominciato in punta di piedi, da persona estremamente intelligente, e poi ha preso in mano le redini del comparto tecnico apportando molte novità nei metodi di allenamenti. Per quest’anno sono rimasti fuori Elia Parsi e Edoardo Falchetti, che comunque si sono allenati benissimo e che sono certo avranno modo di mettersi in luce negli anni a venire”.

Felici parla poi del Comitato giovanile, che sta lavorando in maniera entusiasmante, sono dei ragazzi estremamente uniti, tutti amici tra loro e sottolinea che ha notato con piacere che la loro caratteristica principale è l’inclusività.

“Abbiamo tantissimi ragazzi nuovi che arrivano e sono accolti come in famiglia, per cui si mettono a disposizione e aiutano nell’organizzazione delle serate”.

In merito al trofeo della Giostra dichiara che il ritorno della consegna della Lancia d’Oro in tribuna A è quello che i Rettori volevano. E’ stato un lungo processo di concertazione tra i vari organismi della Giostra e con le Istituzioni, ma la soluzione proposta dal Consiglio di Giostra, che poi è stata leggermente modificata in fase di approvazione, lo trova estremamente soddisfatto, per un ritorno alla tradizione che ci mancava. La struttura amministrativa della Giostra è corretta. Il buon lavoro lo fanno le persone. Dobbiamo tutti lavorare di più, per far si che la manifestazione cresca e funzioni al meglio in tutte.

Elisa Capponi