I giostratori di “riserva” si raccontano: Niccolò Pineschi

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Ultimo appuntamento con i giostratori di “riserva” che hanno corso la Prova Generale nel 2019. Si racconta a Correr Giostra Niccolò Pineschi di Porta Santo Spirito esordio assoluto al Buratto nel giugno 2019.
Le interviste sono state realizzate da Leonardo Maccioni.

Quando e dove hai imparato ad andare a cavallo? Chi è stato il maestro che ti ha insegnato di più nei tuoi primi passi a livello equestre?

La mia prima esperienza equestre è stata con i pony al maneggio “La Fogliarina” anche se questa la considero più un esperienza  di gioco e di conoscenza dell’animale che vera e propria equitazione. Il vero inizio è stato quando, a dieci anni, mio babbo comprò a me ed ai miei fratelli una cavalla per insegnarci a montare, avvicinandoci poi al mondo del salto ad ostacoli.

Hai dei ricordi particolari legati al primo tiro in piazza grande (durante le prove) ed al primo tiro in prova generale?

Per me entrare in quella piazza a cavallo che siano semplici prove o in Prova Generale è stata una emozione unica che solo chi nasce qua può capire. Ancora ho tanta strada da fare essendo molto giovane, posso dire che in questi primi tiri che ho effettuato sicuramente mi sono divertito molto.

Sei sempre stato del quartiere per il quale corri oggi? Se si, ti senti ancora un quartierista o ti senti più un professionista?

Essendoci nato è da sempre che tifo Santo Spirito, ma non mi posso definire un quartierista. Di certo ad oggi tutte le mie attenzioni sono rivolte a migliorare sempre come giostratore.

C’è un cavallo a cui sei più affezionato rispetto a tutti gli altri? Quale e perché?

Io a differenza di altri giostratori non ho un cavallo storico a cui appoggiarmi, mi piace cambiare anche se non posso negare di avere una particolare simpatia per i due cavalli che ho montato in piazza in questo anno giostresco che sono Danny e Toni, con cui ho esordito anche in Prova Generale.

Quali sono le caratteristiche che deve possedere un buon cavallo da Giostra secondo te? E quali invece i difetti che non deve assolutamente avere ?

L’aspetto caratteriale è molto importante a causa della confusione che c’è in piazza sia per la Prova Generale che sopratutto in Giostra. Dunque un cavallo da Giostra deve essere un cavallo tranquillo, senza troppe paure, ma in più deve possedere un andatura lineare che permetta di concentrarsi solo sul punteggio.

Quali sono i momenti più importanti per la buona riuscita di una carriera?

La parte fondamentale è la partenza, ma importantissimi sono tutti i movimenti da svolgere negli altri 46 metri di lizza: alzarsi bene ed al momento giusto sulla sella, mandare il busto in avanti per distendersi e seguire il punto fino all’impatto. Davvero niente può essere lasciato al caso.

Niccolò Pineschi

Nato ad Arezzo il 20-02-2003

Prove generali corse: 1

Punteggi colpiti: 0 (carriera lenta 2)

Cavalli utilizzati: Toni