IL CAPITANO – LA SERIE

L’evoluzione della figura del Capitano di Quartiere dagli inizi fino ad oggi. Come si è trasformato il ruolo più importante in piazza in 90 anni di storia attraverso i protagonisti che hanno fatto la storia e cambiato la figura più importante del quartiere durante la sfida ad Burattum.

CAPITOLO 1 – DAL REGOLAMENTO AL MITO DEL COSTUME

Nel 1987 la Commissione Consiliare nominata con deliberazione n. 42 del 14 gennaio 1987 riformava i regolamenti della Giostra del Saracino e l’articolo di Capitano di Quartiere era così descritto “Ogni Quartiere è rappresentato in campo da un Capitano, che ha il comando della propria rappresentanza in costume, ne cura la disciplina ed il comportamento.

E’ coadiuvato in questo compito dal Maestro d’arme, il quale controlla che le rappresentanze mantengano il posto loro assegnato. Dà esecuzione agli ordini del Maestro di Campo, al quale risponde del proprio operato. In caso di inadempienza o scorrettezza, il Maestro di Campo, può sospenderlo dalla carica con effetto immediato”. 

I regolamenti hanno subito molte modifiche, l’ultima nel settembre 2021, ma il Capitano è quello che non si modifica se non in casi rarissimi. Nel tempo si aggiunge “Solo il Capitano ha facoltà di rivolgersi al Maestro di Campo per esprimere, in forma corretta e nel rispetto dei ruoli assegnati, riserve, chiarimenti o osservazioni in merito alle decisioni prese dallo stesso.

E’ dovere del Capitano, coadiuvato dal Maestro d’Arme, di collaborare con il Maestro di Campo ed il suo Vicario, provvedendo di persona, se necessario, a reprimere con decisione le eventuali intemperanze dei propri figuranti.

Il Capitano dovrà comunicare inoltre al Maestro di Campo prima dell’inizio della Giostra il lucco di collegamento del Quartiere.”

In piazza comanda lui, nel passato un uomo solo al comando, oggi coadiuvato da squadre tecniche, allenatori e tante altre figure complementari ma è sempre solo al comando?

In un’intervista fatta alcuni anni fa al Dottor Assuero Pieraccini, uomo di giostra che all’interno del Quartiere di Porta Santo Spirito ha ricoperto tutti i ruoli possibili alla domanda “Quale è il ruolo più bello da ricoprire in un quartiere?” La sua risposta immediata fu “In assoluto il Capitano è il ruolo più affascinante e avvincente”. Affermazione che corrisponde sicuramente al vero, un ruolo che affascina tutti: il bambino lungo la sfilata che ammira il suo Condottiero a cavallo, il giovane quartierista sognatore che si vede, un giorno, entrare in piazza alla guida del quartiere indossando proprio quel costume.

Qualsiasi quartierista, sognatore e non, almeno una volta nella sua vita si è immaginato in piazza con quel costume alzando la lancia al cielo. Il mito del Capitano di quartiere è sempre esistito e molto probabilmente resisterà per sempre nella storia della Giostra del Saracino.

Ma! Come recita l’Araldo negli ultimi anni questa figura si è molto modificata e si sta trasformando anno dopo anno per restare al passo con i tempi. Con le strutture tecniche create dai quartieri, con l’evoluzione del tiro, con le nuove metodologie di allenamento. In questo contesto generale il ruolo di Capitano si è evoluto moltissimo fino all’estremo dove in qualche occasione il dubbio.

Chi ha in mano le redini della piazza?” il “Tecnico” o il “Capitano”?

In molti se la sono fatta. La risposta ognuno ha la sua: entrambi, nessuno, il Tecnico, il Capitano. La verità? Ricade nella persona che in quel momento ricopre il ruolo. Essere all’altezza con competenze, conoscenze di giostra e di quartiere. L’evoluzione di una figura che si trasforma anno dopo anno.

Il comando degli armati, o per meglio dire del quartiere quel giorno è il suo. Il Capitano decide la strategia, il cavaliere da mandare al pozzo per primo e chi agli spareggi. L’unica persona che ha facoltà di rivolgere parola al Maestro di Campo, tutto passa da lui. La lettura della giostra la puoi pianificare prima, nelle scuderie, nelle riunioni di consigli direttivi ma poi la giostra prende la sua strada e il Capitano è chiamato a fare la sua mossa, quella della vittoria o l’errore che porta alla sconfitta. 

Il Capitano e la lancia da giostra, un filo con tre nodi che segnano il percorso fino alla gloria. A lui spetta la scelta delle lance da utilizzare il giorno della giostra e conseguentemente quelle da scartare. Il secondo incrocio avviene durante la Cerimonia di Estrazione delle Carriere e Giuramento  dei Capitani quando vengono estratte le lance che saranno consegnate ai propri giostratori dal vice Maestro di Campo al pozzo. Prima della consegna, durante le prove in piazza, ancora un passaggio quando la Magistratura alla presenza dei Capitani effettua la numerazione. In questi tre passaggi se uno riflette attentamente capisce che oltre al lavoro alla pianificazione alla leadership il Capitano se é anche un pò fortunato è meglio. 

Il Buratto si monta in piazza alla presenza del Capitano che assiste a tutte le fasi di montaggio dell’automa, ne verifica il corretto  posizionamento e conseguentemente la corretta apertura. Nella settimana di prove in piazza è lui il referente su tutto ciò che avviene sulla lizza. Magistratura e Maestro di Campo hanno il Capitano come unico referente. 

Un ruolo che in 90 anni si è trasformato seguendo l’evoluzione della “Festa”. Dagli inizi lontani e confusi, ai giorni nostri dove la programmazione, le strutture e gli staff hanno ruoli ben precisi che quotidianamente lavorano alla ricerca della perfezione.

Il Capitano di Quartiere si è sempre occupato della sfida in piazza a lui “quasi” tutte le responsabilità per raggiungere la vittoria, la gestione di giostratori e cavalli. Nell’albo d’oro della Giostra del Saracino figure mitiche hanno scritto pagine epiche della Giostra del Saracino, Guido Raffaelli, Vittorio Farsetti, Eugenio Borgogni, Enzo Piccoletti, Marcello Innocenti, Sergio Nasi, Assuero Pieraccini, Gianni Cantaloni, Andrea Lanzi, Fabio Barberini, Mauro Dionigi, Maurizio Fazzuoli, Emilio Vecoli fino al decano di oggi Marco Geppetti tanto per citarne alcuni. 

Questi e tanti altri hanno scritto pagine gloriose per il proprio quartiere e la Giostra del Saracino. Tutti diversi tra di loro con un modo unico di indossare il costume da Capitano.