Domani alle 11 estrazione delle carriere e giuramento dei capitani

Alla fortuna, ogni tanto, piace ancora far vedere quanto grande sia il suo potere in Giostra.

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Domani in una controllatissima piazza del comune la dea bendata attraverso le mani dei piccoli paggetti di ogni quartiere deciderà l’ordine con il quale i giostratori andranno a sfidare il Re delle indie.

Come sempre accade c’è molta attesa per conoscere l’esito dell’estrazione che condizionerà inevitabilmente le strategie dei capitani domenica 5 settembre. Negli ultimi anni questo momento viene vissuto ostentando una certa indifferenza da parte delle squadre tecniche dei quartieri – ormai la Giostra si gioca sul cinque e se vuoi vincerla l’unico modo è prenderlo, senza troppi calcoli-  è la risposta più gettonata.

In realtà chi sta dentro ai quartieri sa che c’è sempre un posticino preferito rispetto ad un altro. Certo, i tempi sono cambiati rispetto alle giostre degli anni novanta e primi duemila dove tirare per ultimo veniva considerato quasi da tutti un vantaggio in quanto permetteva di poter sfruttare eventuali errori avversari, potendo chiudere spesso la giostra con punteggi “comodi”. La situazione si ribaltò leggermente quando il cinque entrò a far parte del bagaglio tecnico di tutti i giostratori: allora si diceva che tirare per primo fosse la posizione migliore, sia perché la piazza era meno calda, sia perché facendo il massimo punteggio si metteva tutti gli altri quartieri sotto pressione di dover annerire il pomodoro senza alcuna possibilità di rifugio nel quattro.

Arrivati ai giorni nostri come abbiamo detto, tutti sembrano essere concordi sul fatto che l’unico valore aggiunto che ti permette di portare a casa la lancia d’oro sia la bontà del lavoro svolto durante gli allenamenti: può darsi che abbiano ragione, ma può anche darsi che forse si siano dimenticati che alla fortuna, ogni tanto, piace ancora far vedere quanto grande sia il suo potere in Giostra.

Leonardo Maccioni