Giostra: gli orari dal colpo di mortaio al Te Deum

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Il giorno della “Festa” quello più lungo e atteso da tutta la città.

Alle ore 7:00 il primo colpo di mortaio sveglia la città, dopo una notte “propiziatoria” nei quattro quartieri.

Alle ore 10:30 i Fanti del Comune e i Valletti ritirano la Lancia d’oro dal Duomo.

Alle ore 11:00, il secondo colpo di mortaio annuncia l’uscita dell’Araldo e l’inizio della lettura del Bando della Giostra alla Città di Arezzo. Al suono della campana il corteo ha inizio da palazzo dei priori per poi sostare alla basilica della Pieve, Piazza S. Michele, incrocio di Corso Italia e via Roma e Piazza S. Francesco.

Alle 12:30 la Lancia d’Oro è custodita nella sede del Signa Arretii in via Bicchieraia. Nei quartieri ha inizio la preparazione dei figuranti che scenderanno in piazza grande e sfileranno nel corteo storico lungo le strade del centro storico.

Alle 18:30 il terzo dopo di mortaio annuncia la benedizione dei Giostratori e degli armati dei Quartieri: Porta Crucifera nella Chiesa di San Lorenzo, Porta del Foro nella Chiesa di San Domenico, Porta Sant’Andrea nella Chiesa di Sant’Agostino, Porta Santo Spirito in piazza San Jacopo. Al termine delle benedizioni i figuranti dei quartieri si ritrovano in Piazza San Domenico.

Alle 19:30 il quarto colpo di mortaio segna l’inizio del corteo per raggiungere il Duomo percorrendo via Sassoverde e via Ricasoli.

Alle 19:45 la benedizione impartita dal Vescovo sul sagrato della Cattedrale, accompagnato dalle insegne guerriere trecentesche del vescovo Guido Tarlati.

Alle 20:00 parte la sfilata del corteo storico per raggiungere Piazza Grande, percorrendo Via Ricasoli, Via dei Pileati, Corso Italia, Via Roma, Piazza G. Monaco, Via G. Monaco, Piazza S. Francesco, Via Cavour, Via Mazzini e Via Borgunto.

Alle 21:30 il quinto colpo di mortaio coincide con l’ingresso in Piazza Grande degli Sbandieratori della Giostra e la loro esibizione, seguiti dal corteo storico, al suono di trombe e rullo di tamburi entrano i gonfaloni con gli emblemi della Città, del Comune, del Popolo di Arezzo e di quelli di parte Guelfa e Ghibellina, gli armati dei Quartieri e degli otto giostratori, i cavalieri di Casata, rappresentanti l’antica nobiltà e loro schieramento sulla lizza. L’Araldo legge la disfida di Buratto e gli armati salutano al grido di Arezzo. Il gruppo Musici esegue l’Inno del Saracino.

Subito dopo si entra nel vivo della 145esima edizione della Giostra del Saracino con la prima serie di carriere contro il Buratto, seconda serie ed eventuali carriere di spareggio.

Al termine il Sindaco di Arezzo consegna la Lancia d’Oro al Quartiere vincitore, che si reca in Cattedrale per il Te deum di ringraziamento.