Enrico Lazzeri è il nuovo coordinatore di regia della Giostra del Saracino. L’ultimo tassello è stato messo e adesso c’è solo da sperare che la situazione pandemica possa migliore velocemente e dare un filo di speranza per avere le condizioni per correr giostra. Il nuovo coordinatore di regia lascia il Gruppo Musici dopo oltre venti anni di militanza che gli ha permesso di crescere e ottenere questo riconoscimento che il sindaco gli ha dato affidandogli uno dei ruoli più importanti e delicati della manifestazione.
Come si è arrivati alla nomina ufficializzata dalla giunta comunale.
C’è stato un primo incontro interlocutorio dove inizialmente non avevo intuito bene la proposta, avevo dato la mia disponibilità ad ampio raggio per collaborare con l’amministrazione comunale, successivamente è arrivata la proposta ufficiale.
Arrivata la proposta hai accettato subito l’incarico?
Ricevuta la proposta per me è stata una settimana turbolenta, accettare voleva dire inevitabilmente terminare l’attività musicale con il Gruppo Musici una storia che va avanti da 23 anni. Il Gruppo Musici per me è una seconda famiglia e l’idea di interrompere così non mi faceva sentire bene. Avrei voluto chiudere in modo diverso magari entrando in piazza un’ultima volta da capo gruppo che per me sarebbe stata la decima. Il gruppo stava ipotizzando un concerto in piazza grande e il consiglio direttivo mi aveva dato mandato per organizzare l’evento. Oggi interrompo un percorso dove c’erano alcuni progetti da portare a termine. La proposta fatta dall’amministrazione comunale mi ha onorato e dopo alcuni giorni di riflessione ho deciso di accettare con piacere.
Cosa ti lascia l’esperienza con il Gruppo Musici.
Se oggi ho accettato questo incarico lo devo a loro che mi hanno dato delle opportunità, sono entrato come una normale chiarina e ho avuto la possibilità di crescere facendo il capo gruppo e il consigliere. Mi lascia tanta esperienza e una grande responsabilità, attraverso il mio percorso all’interno del gruppo oggi posso iniziare una nuova avventura.
Ricordi, emozioni cosa porterai per sempre nel tuo cuore?
Le giostre sono state tutte bellissime, in questi giorni ho avuto modo di pensare al mio percorso all’interno del Gruppo Musici. Lo immagino come un film diviso in due parti, nei primi dieci anni in giostra il pensiero e il sentimento predominante era quello del voler far bene con l’emozione del principiante. Dopo il 2010 è subentrata l’esperienza e sicurezza nei propri mezzi. Abbiamo fatto giostre particolari festeggiando i 150 anni dell’unità d’Italia, o quella dedicata alla fine della prima guerra mondiale dove abbiamo eseguito brani inediti in giostra, iniziative che hanno sostituito le emozioni del primo periodo con stati d’animo nuovi e diversi. Devo ringraziare tutto il Gruppo per me sono tutti dei grandissimi amici. Mi porto dietro il concerto del 2013, è stata l’esperienza che più mi ha coinvolto vuoi per aver ricevuto l’incarico per organizzare l’evento, infine come non ricordare la visita in Vaticano, suonare davanti al Pontefice fu una grande emozione.
Quello con i Musici è un arrivederci?
Il gruppo non lo lascerò, ho dato la mia disponibilità al Presidente per continuare a dare il mio contributo qualora mi fosse richiesto e continuerò ad essere un socio.
Con quale spirito affronti l’impegno che richiede il tuo nuovo incarico.
Oggi inevitabilmente i miei sforzi e pensieri vanno al ruolo che devo ricoprire. E’ mia intenzione incontrare prima possibile tutte le rappresentanze della giostra. Mi presenterò a loro, ma voglio ascoltare tutti per capire se ci sono delle criticità da risolvere velocemente, occorre avere una visione a più ampio raggio e capire dove in futuro si può intervenire, fermo restando che il palinsesto così come è concepito lo trovo praticamente perfetto.
Con il Sindaco e il consigliere delegato alla giostra vi siete già incontrati?
Con Paolo Bertini ci siamo scambiati alcune opinioni, ho ascoltato le sue idee, con il Sindaco abbiamo avuto un colloquio telefonico. Il Consiglio di Giostra sta lavorando a dei progetti quando ci sarà l’occasione mi confronterò con loro per conoscerli.
Hai già in mente idee o proposte da fare?
Credo che se avessi delle idee e obbiettivi non posso non condividerli prima con tutto il mondo della giostra. In primo luogo è mia intenzione capire se ci sono criticità, aspetti da migliorare, successivamente tirerò le somme ed eventualmente porterò avanti delle proposte. Non nascondo che alcune idee in mente le ho ma non mi sembrerebbe corretto esporle prima di aver ascoltato ed essermi confrontato con tutti gli organismi e aver incontrato anche i miei predecessori Biagiotti e Sarrini.
Dal 2020 viviamo una fase storica molto particolare, queste possono in qualche odo aumentare difficoltà e responsabilità?
Le difficoltà sono tante ma sono una persona sicura dei propri mezzi non per presunzione ma perché sono stato sempre abituato a parlare con le persone e collaborare assieme. Il confronto quotidiano nel reciproco rispetto è alla base per superare difficoltà e trovare le giuste soluzioni.
Ancora non sappiamo se e come potremo correr giostra. Ci sono allo studio soluzioni alternative al rituale giostresco?
In questo momento è prematuro, le condizioni attuali non ci permettono di avanzare ipotesi credibili e reali ritengo che l’obbiettivo sia quello di farsi trovare pronti qualora ci siano le condizioni per fare la Giostra. Non dimentichiamoci che siamo stati fermi un anno intero che vuol dire ripartire dopo due anni di inattività e per tutti non sarà semplice. Certe ritualità anche se familiari dovranno ricevere maggiore impegno per cercare di rimettere in piedi la giostra subito e farla svolgere nel miglior modo possibile se ci sarà permesso.