Il Re ritrovato: Gian Maria Scortecci

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OH TO’!
Gian Maria Scortecci con questa colorita e troncata interiezione imperativa, ha “offerto” agli avversari un centro netto che ne decreta il suo ritorno, e quello del suo Quartiere. Se la sfortuna lo aveva preso di mira nel 2023, questa volta la fortuna lo ha preso per mano facendolo uscire indenne dalla rottura della lancia di Porta del Foro, insufficiente a raddoppiare il modesto 2 realizzato da Parsi, e dal centro di Porta Crucifera, penalizzato di 2 punti per carriera lenta. Per non parlare di Sant’Andrea che al primo tiro si era già messa fuori da sola. Come si dice “era scritto” che la 145ª edizione della Giostra del Saracino, dedicata a Giorgio Vasari nel 450’ anniversario della sua morte, andasse nel Museo della Colombina per mano del suo ritrovato RE, Gian Maria Scortecci.

Per la cronaca, il nuovo allenatore Vedovini e il nuovo Capitano Diego Giusti aprono con Rossi, reduce da una settimana di prove colorata di rosso “centro” mandando al pozzo la cavallina esordiente Penelope. Come accennato nella carriera d’ingresso, anche in quella di Giostra, a metà della lizza, la cavalla tende ad allargare ed è bravo Tallurino a contenerla e cercare il centro che, inevitabilmente, non arriva. E’ solo 4.

Per circa 10 minuti la Giostra si ferma per la perdita del ferro, anteriore sinistro, di Pinocchio, come si dice in gergo: toccatosi nel riscaldamento. Rimesso il ferro dal maniscalco di Giostra, Vanneschi può portarsi al Pozzo e svolgere la sua carriera precisa sul “centro” dopo aver sollecitato fin dalla partenza Pinocchio. Il tempo è molto vicino al limite regolamentare di secondi 4,85 e praticamente cambia solo l’ultima cifra, che è inferiore a 5.

E’ arrivato il momento che Scortecci aspettava da un anno (giostresco). Impeccabile e determinato, deciso a riprendersi il posto che gli compete in Giostra (1’), ferma la punta della sua lancia sul centro, per poi abbandonarsi al grido liberato di oh to’!!, espressione colorita con cui scarica la tensione, la voglia di rivalsa, e perché no? anche quella sana rabbia che è necessaria per primeggiare.

Se era rivolto a Sant’Andrea e al suo allenatore Gianni Martino, fino ad allora impeccabili nelle prove ufficiali, nella Simulata e nella Prova Generale, allora raggiunge subito lo scopo. Marmorini, portatosi al Pozzo con il miglior cavallo che corre la Giostra, lo splendido castrone Conte Darko de Gazzara, con una carriera un po’ troppo “dentro”, realizza solo 3 punti, alti sulla croce verticale, mettendo fine alla Giostra dei biancoverdi, come già successo a settembre 2023, sempre con 3 punti. A volte è sconcertante come certi episodi si ripetano. Così come era successo nell’anno dell’esordio di Marmorini, anche questa volta, dopo una settimana di prove perfette, in Giostra la doccia fredda del tiro sbagliato si ripete puntualmente.

Seconda tornata di carriere aperte da Parsi che, in sella alla candida Biancaneve, riesce nell’impresa di colpire il centro e riportare in Giostra la Chimera. Dopo di lui va al pozzo Innocenti per i cruiciferini. Per lui si tratta di un nuovo esordio dopo l’esperienza in Porta del Foro che lo ha visto vincitore nel 2019 proprio con Parsi. Difficoltà in partenza ne ritardano la carriera che finisce nel 4 orizzontale quando invece solo il centro avrebbe permesso ai rossoverdi di puntare alla vittoria.

Cicerchia va al pozzo con la concreta possibilità di chiudere i giochi e sembra riuscirci dopo una carriera perfetta in sella ad Olympia. Lui esulta per il centro, che tocca, ma non abbastanza perché l’Araldo, con voce perentoria, ne decreta solo 4 punti, facendo immaginare uno spareggione a 3.

E così è, perchè Montini, in sella ad una Syria non al massimo dal punto di vista fisico, colpisce il 4 senza rompere la lancia, che guarda subito dopo l’impatto. Carriera brutta, la cavalla prende velocità e la traiettoria, troppo sotto, costringe Montini ad una correzione e Siria a cambiare galoppo a pochi metri dal Buratto. Forse la strategia di Sant’Andrea è stata condizionata dalle condizioni fisiche di Siria, ed il fatto che sia stata provata, anche nella Simulata, la grigia Bianca, lascia pensare che a settembre non sia scontato il riutilizzo di Siria.

Gli spareggi si aprono con un clamoroso colpo di scena: Parsi rompe la lancia che permette di raddoppiare il punteggio conseguito che, purtroppo per i giallo cremisi, e’ solo di 2 punti, insufficienti per sperare nella vittoria. Una beffa del destino.

Porta Crucifera rischia il tutto per tutto mandando a correre lo spareggio a Vanneschi. Infatti, nonostante Lorenzo colpisca netto il centro, sia il giostratore che il Capitano e i suoi più stretti collaboratori, cercano di contenere l’entusiasmo che viene, infatti, smorzato dal MA dell’Araldo che penalizza il centro di 2 punti per carriera lenta. Il rischio di superare il tempo di 4 secondi e 85 era reale, ed è successo per una manciata di centesimi di secondo che decretano l’uscita dalla Giostra anche dei cruciferini. Ma tutto sommato non è qui che Porta Crucifera ha perso la Giostra perchè la vera occasione per chiuderla l’ha avuta con Innocenti che, colpendo il centro, avrebbe portato alla vittoria, considerato il successivo 4 di Cicerchia.

Ma questa era la giornata, e la Giostra, di Gian Maria Scortecci che “spenge” il centro con la punta della sua lancia, dopo una carriera, molto determinata.

Fine della corsa.

Porta Santo Spirito resta in testa da solo all’Albo d’Oro, raggiungendo la 40’ vittoria, mentre gli altri Quartieri, già da questa settimana, lavoreranno ancora più sodo, se possibile, per risolvere i problemi di cavallo e/o di testa che hanno condizionato le prestazioni di giugno.

La sfida è lanciata e tutti i 4 Quartieri ri-partano con il 25% di possibilità.

                                                                                  Giorgio Marmorini