Insegna e istruisce, Martino Docet

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La lancia d’oro per l’anniversario degli 800 anni delle stimmate di San Francesco se l’aggiudica il Quartiere di Porta Sant’Andrea che aggancia, a 39 successi, Porta Crucifera, ancora una volta uscito battuto agli spareggi.

Artefice della vittoria,  il “passeggero” Gianni Martino che mette il “cappello di capotreno” e guida, passo dopo passo, il treno biancoverde verso la stazione della Vittoria.

Martino Docet, cioè insegna e istruisce con l’autorevolezza di chi incarna la Giostra.

Con la competenza che nessun altro ha, il coraggio che lo ha sempre contraddistinto e con la Dea bendata sempre al suo fianco nei momenti topici, ancora una volta, scambiando due ottimi cavalli ai suoi giovani giostratori,  è riuscito a farli reagire e trovare dentro di loro la determinazione e la voglia che gli ha portati alla vittoria.

Nella difficoltà si cresce e così Tommaso esce dal tunnel in cui si era infilato per paura di sbagliare, Toro Seduto, cavallo che Martino conosce bene da tempo, conferma quanto di buono aveva fatto insieme a Bennati in Prova Generale, e Montini trova in Conte Darko il cavallo con cui potrà imporsi definitivamente.

E ora Sant’Andrea, tutta, si riconosce nella sua “Guida”. E gli altri?

Porta Santo Spirito cambia strategia e punta su Cicerchia, in prima carriera, nella speranza di trovare una piazza ancora fredda. Con Olimpia fermata ai box, viene ripresentato Toni. Dopo una buona partenza, Elia riesce a tenerlo in traiettoria ma, al momento di andare in mira, la sua lancia tocca l’orecchio, va in vibrazione e finisce inevitabilmente sul 3. A nulla serve il coraggio e la bravura di Scortecci che colpisce di gran carriera un centro “nettissimo”. Il pubblico capisce il momento e gli tributa un lungo applauso di stima. Se la strategia di Capitan Geppetti fosse quella giusta o no non lo possiamo sapere perché la “sfortuna” questa volta ha scelto Cicerchia, prima privandolo di Olimpia e poi “toccandogli” la lancia.

Porta Crucifera, come a giugno, può contare sul miglior Vanneschi di sempre, che si conferma nel centro. Ma, come a giugno, può vincere solo nelle carriere ordinarie chiudendo i giochi con un centro di Innocenti che invece, ancora una volta non riesce a togliere la punta della sua lancia dal 4 orizzontale. Pinocchio non ha nelle gambe una seconda carriera e, come a giugno, il modesto 3 viene decurtato di 2 punti per carriera lenta. Inoltre il cavallo si “tocca” i posteriori, infortunandosi. La cabala conferma il digiuno per i rossoverdi   che escono sconfitti per l’undicesima volta nelle giostre corse il 1 settembre.

Porta del Foro confeziona un modesto 4 + 4 in cui solo l’infortunio accorso a Rossi in Borgunto (rottura del 5’ metatarso) può essere portato a giustificazione. Nonostante l’ottimo lavoro, sui titolari e sulle riserve, dell’ennesimo tecnico, Enrico Vedovini, l’ottima prova di Penelope con cui Rossi è risultato infallibile nelle prove e, la carriera perfetta di Biancaneve, Rossi e Parsi deludono ancora e adesso le cose diventano veramente complicate per il Quartiere di Porta del Foro.

Mai come oggi, perché l’interesse per la Giostra è cresciuto tanto, questi risultati potrebbero avere riflessi sulle prossime elezioni a cui sono chiamati i Quartieri, purtroppo a inizio anno, e potrebbe essere tardi.

Giorgio Marmorini