Questa mattina il sindaco Alessandro Ghinelli insieme al consigliere comunale delegato alla Giostra del Saracino Paolo Bertini, ha annunciato le dediche delle Lance d’oro delle edizioni 2022 in programma sabato 18 giugno in notturna e domenica 4 settembre alle 17.00.
“Oggi annunciamo le dediche delle prossime Lance d’oro – commenta il sindaco Alessandro Ghinelli – con l’augurio che si possa tornare a correre la Giostra in maniera tradizionale, senza quei cambiamenti e quelle limitazioni che ci hanno consentito di organizzare la 140esima edizione lo scorso settembre”.
Nella scelta delle dediche si è optato per il recupero di una precedente intitolazione e per una novità: il 18 giugno la Lancia d’oro della 141esima edizione sarà per l’Istituto Thevenin al quale, in occasione dei 150 anni dalla fondazione, era già stata dedicata l’edizione di giugno 2020 poi annullata causa Covid; mentre a settembre la 142esima edizione sarà dedicata al Comune di Arezzo nella ricorrenza dei 250 anni dal motuproprio con il quale fu istituita la prima forma di comune moderno.
“Doveroso recuperare la dedica all’Istituto Thevenin – commenta Ghinelli – istituzione troppo importante per la città per il suo significato sociale e assistenziale, era giusto che rimanesse impresso in una Lancia d’oro il ricordo di questa importante istituzione cittadina”.
La nascita dell’Istituto Thevenin affonda le radici nella storia degli asili infantili della città, istituti nel 1849 con la costituzione del “Comitato di carità” presieduto da Francesco Aliotti e affidato, nella gestione, alla congregazione religiosa delle Figlie della Carità che negli anni successivi prestarono la loro opera educativa occupandosi anche di orfane bisognose di soccorso. Nel 1870 suor Gabriella Thevenin si fece promotrice, donando tutti i suoi averi, della realizzazione del primo orfanotrofio di Arezzo che assunse il suo nome dopo la morte. L’opera trovò spazio dapprima nei locali dell’Aliotti e dopo, a partire dal 1928, in via Sassoverde, dove si trova ancora oggi. La missione di Casa Thevenin è cambiata negli anni rimanendo però fedele allo spirito di servizio espresso dalla sua fondatrice. L’Istituto non si occupa più di orfanelle ma cerca di dare risposta alle necessità di oggi accogliendo mamme con bambini in situazione di disagio e minori che necessitano di un momentaneo supporto educativo.
“Per quanto riguarda la dedica di settembre – prosegue il primo cittadino – abbiamo scelto insieme al dottor Luca Berti, storico della Giostra, la ricorrenza dei 250 anni dall’emanazione del motuproprio che nel 1772 istituì ad Arezzo la prima forma associativa di comune toscano, dando così vita alla prima forma di comunità aretina come organismo amministrativo e politico”.
Era il 7 dicembre 1772 quando il granduca Pietro Leopoldo d’Asburgo–Lorena emanò il motuproprio con cui varò la “riforma comunitativa” della nostra città. Il provvedimento, oltre a rinnovare gli organi di governo locale e ad ammodernare tutta la struttura amministrativa, riunificò la Comunità della Città con quella delle Cortine di Arezzo separate all’inizio della denominazione fiorentina, segnando così la nascita del Comune moderno costituito da un insieme di frazioni con un capoluogo sede del governo locale.
Le immagini della conferenza stampa
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare il restauro del primo libro della Giostra, conservato all’Archivio Storico del Comune di Arezzo.
“Restaurare e rendere visibile il primo libro della Giostra è un aspetto che ci teniamo molto a valorizzare – spiega il consigliere comunale delegato alla Giostra Paolo Bertini – in quanto l’opera rappresenta il documento principale che attesta la storia della manifestazione. Un lavoro molto importante che recupera la memoria del passato e la rende fruibile alla cittadinanza. In occasione della Fiera Antiquaria, il prossimo week end, abbiamo infatti deciso di esporre il manoscritto per la consultazione nella sede di Signa Arretii in via Bicchieraia”.
L’opera, tutelata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per la quale si raccomanda massima cura nella consultazione, sarà visionabile sabato 5 marzo dalle 15.30 alle 17.30 e domenica 6 marzo dalle 11 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 17.00 in presenza di personale dedicato.
Il prezioso libro è il primo testo calligrafico sulla Giostra del Saracino di cui abbiamo ancora traccia dal 1931 ed è attualmente conservato nell’Archivio Storico del Comune di Arezzo. Scritto a mano con dovizia e precisione, fu istituito nel 1957 per conservare gli Atti della Magistratura e termina con l’edizione della Giostra del settembre 1991. E’ stato redatto dal Cancelliere, il cui ufficio fu istituito nella città di Arezzo così come descritto nello Statuto del 1327, ed è ancora la fonte ufficiale degli eventi principali della Giostra del Saracino.
Proprio per la duplice natura del libro, le prime 17 carte scritte sono dedicate agli articoli della Magistratura della Giostra del Saracino, alla descrizione dell’Investitura della Magistratura avvenuta in Palazzo Pretorio il 25 Agosto 1957 e ad altri atti. Segue poi la parte più strettamente descrittiva della Giostra dalla 39esima edizione del 1 settembre 1963 alla 81esima dell’8 settembre 1991, descrivendo per le prime soltanto la cerimonia dell’Estrazione delle Carriere e dalla 43esima edizione del 1967, l’Estrazione delle Carriere e il Giuramento dei Capitani, la Bollatura dei cavalli e la Giostra del Saracino con i punteggi.
Tante le curiosità da riscoprire, ad esempio nelle Giostre degli anni ’60 i giostratori venivano annotati riportando anche il “soprannome”.
L’intervento di restauro, effettuato dal laboratorio Tekne Restauro di Elisa Tremori, ha interessato in particolare la copertina e la legatura in quanto le carte interne erano in buono stato di conservazione. Il volume è stato smontato e ricucito seguendo le tracce originali su tre nuovi nervi in spago e vi è stata applicata una nuova indorsatura in carta giapponese. Per quanto riguarda la copertina, al fine di mantenerne la parte decorativa, è stata creata una nuova copertina in tela nella quale sono state applicate due parti rettangolari ricavate dal materiale della copertina originaria con le sue decorazioni.
A questo libro segue quello attualmente in uso dal 1992, realizzato con una rilegatura in cuoio e pagine di pergamena, che riporta in modo sempre più dettagliato i fatti salienti di ogni edizione della Giostra.
Sfogliare le pagine del libro è rivivere le edizioni della Giostra del Saracino, la cura e i dettagli annotati riportano immediatamente alla mente degli appassionati della manifestazione fatti e personaggi se pur del passato rendendoli sempre presenti nella tradizione della Giostra.