Lancia spezzata e Santo Spirito interrompe il digiuno più lungo, è il 1 settembre 1996

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Dopo sei edizioni corse il 1 settembre con Sant’Andrea che se ne è aggiudicate quattro e Porta del Foro 2 è la prima volta di Santo Spirito che vince la lancia d’oro in questa data. Una vittoria speciale che resterà nella storia non solo del quartiere della Colombina ma della stessa Giostra del Saracino.

Porta Santo Spirito torna alla vittoria dopo dodici lunghissimi anni, l’ultimo successo risale al 2 settembre del 1984 lancia d’oro vinta con 5 punti totali marcati da Silvano Gamberi. Per la Colombina sono stati anni duri dove tutto è girato male.

La lancia d’oro è dedicata alla Madonna del Conforto e realizzata magistralmente dal maestro intagliatore Francesco Conti. Dopo la Cerimonia di Estrazione delle Carriere verrà portata in duomo nella cappella della Madonna del Conforto e li verrà custodita fino al giorno della giostra. Nella settimana della giostra Santo Spirito offre un Cero Votivo alla Madonna del Conforto, è la prima volta che ad Arezzo si effettua, nel mondo della giostra, questo tipo di cerimonia. Negli anni seguenti diventerà tradizione con l’offerta dei Ceri al Beato Gregorio X.

L’ordine delle carriere vede Porta Sant’Andrea aprire la piazza, Santo Spirito, Porta Crucifera chiude Porta del Foro. Parte male la giostra per i biancoverdi, Maurizio Sepiacci in sella all’esordiente Due Calzini, parte senza l’assenso del Maestro di Campo Piergiuseppe Migliorini. Il giostratore marca 1 punto ma viene azzerato per la penalizzazione inflitta. Porta Santo Spirito si affida alla coppia Gianni Vignoli e Pier Giovanni Capacci. La prima carriera è corsa dal giostratore faentino, plurivittorioso in tutta Italia in giostre e quintane, in sella a Luna: il punteggio sul tabellone è 4. E’ la volta di Alessandro Vannozzi mandato al pozzo dal Capitano Paolo Piomboni. Il terzo giostratore della dinastia Vannozzi colpisce il 4. Adesso tocca a Gabriele Veneri per Porta del Foro uscito vittorioso dalla piazza il 16 giugno che punta deciso al cappotto. Il suo tiro, un 2, delude i quartieristi della Chimera che si aspettavano ben altro punteggio. 

Al via il secondo turno di carriere. Porta Sant’Andrea con Martino Gianni spera in una lancia rotta ma non è così, il punetggio è 4 e virtualmente il quartiere è fuori dai giochi per la vittoria. Per Porta Santo Spirito tocca a Pier Giovanni Capacci in sella a Sioux, carriera lineare la lancia tocca il tabellone sul 3 ma nell’impatto si spezza regalando il raddoppio del punteggio alla Colombina. Esulta Capacci e tutti i presenti in piazza con i colori gialloblu adesso più che mai speranzosi che la maledizione della sconfitta possa definitivamente lasciare i Bastioni. Al narnese Lucio Antici di Porta Crucifera resta la speranza di trovare una seconda lancia difettosa, nell’impatto contro il buratto ciò non avviene il suo 4 non  raddoppia. Nel frattempo cade qualche goccia di pioggia ma resta una sola carriera da correre. Luca Veneri in sella a Kid marca 3 punti e anche la sua lancia resta intatta.

Esplode la gioia del popolo dei Bastioni del Rettore Paolo Pratesi e del Capitano Fabio Barberini, il 1 settembre 1996 Santo Spirito torna al successo dopo 24 giostre in cui è uscito sconfitto dalla piazza. Dopo la vittoria, per la prima volta nella storia della Giostra del Saracino, viene effettuato il Te Deum di ringraziamento in Duomo nella Cappella della Madonna del Conforto.