Franco Ricci si presenta con un centro e “cambia” le regole delle prove, è il 1 settembre 1968

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La terza Giostra del Saracino corsa il 1 settembre 1968 conferma quanto avvenuto nelle due precedenti occasioni. Sembra essere una data dove la vittoria va sempre allo stesso quartiere. Come accaduto nel 1957 e nel 1963, la lancia d’oro messa in palio per la 44 esima edizione del saracino va nuovamente al quartiere di Porta Sant’Andrea.

Il Rettore e il Capitano sono sempre gli stessi, l’avv. Giacinto Marcantoni Sarrini e Enzo Piccoletti ma questa volta cambiano i giostratori: Franco Ricci e Tripoli Torrini.

Il Capitano Enzo Piccoletti decide di affiancare al giostratore più vittorioso nella storia della giostra Tripoli Torrini, un faentino Franco Ricci.

Ricci si rivelerà autentico fuoriclasse della giostra e delle quintane dove dominerà per decenni in tutta Italia. Il quartiere di Porta Sant’Andrea apre le porte di Arezzo ai giostratori faentini che dopo Ricci arriveranno in città cercati dai quartieri. L’intuizione lungimirante dei dirigenti biancoverdi permetterà al rione, guidato in piazza da Enzo Piccoletti, di invertire decisamente rotta in fatto di vittorie mettendo solide basi per il futuro dove la piazza lo vedrà protagonista plurivittorioso.

Mario Cantucci è eletto Presidente del Comitato di Coordinamento dei Quartieri. Abbiamo traccia anche dei cavalli che i giostratori utilizzano per correr giostra: Ricci è in sella a Nano, Tripolino corre su Popa. 

L’arrivo di Franco Ricci alle prove in piazza grande che iniziano il martedì, darà determinante per effettuare un cambiamento “epocale” ancora oggi presente. Prima che Franco Ricci arrivasse sulla lizza per provare cavallo, traiettoria e tiro le prove duravano due ore ma non erano regolamentate, ogni giostratore provava liberamente.

I tiri sul tabellone del buratto erano pochi, ma con l’arrivo del faentino tutto cambierà. Ricci arrivato in piazza non si limita a fare un paio di tiri sul tabellone ma prova ripetutamente, tiri su tiri, alzando “malumori e proteste” nei quartieri rivali.

Il suo “metodo” consentirà di regolamentare le prove e ogni quartiere avrà mezz’ora a disposizione. 

Porta Crucifera apre la piazza,  con “Ganascia”, Ferdinando Leoni marca un 3, lo segue Paolo Giusti per Porta Santo Spirito, il giostratore di Foligno autentico fuoriclasse non si smentisce e colpisce il 4. E’ la volta di Porta Sant’Andrea, Enzo Piccoletti manda al pozzo l’esordiente Franco Ricci in sella a Nano: tiro splendido 5 “ma” il giostratore faentino viene colpito dal mazzafrusto e penalizzato di due punti: 3. Chiude la prima serie di carriere Piero Cruciani per Porta del Foro. I punti marcati sul tabellone sono 2 “ma” si azzerano per la perdita della lancia. 

Si parte con le seconde carriere. Porta Crucifera marca un 3 ma anche Vegni perde la lancia azzerando il punteggio per i rossoverdi. E’ la volta di Donatino con i colori di Santo Spirito, dopo il tiro del folignate quello dell’aretino è da dimenticare: 2. Carlo Fardelli nel suo libro “1966   2004 Giostra del Saracino”, scrive che la carriera è stata disturbata dai figuranti di Porta Crucifera sotto il buratto. Lo scarto del cavallo c’è stato con conseguenti baruffe in piazza tra i due quartieri. La giuria conferma il punteggio senza far ripetere la carriera e Santo Spirito abbandona la piazza. Tocca a Sant’Andrea con Tripolino, a lui non manca la classe ne l’esperienza, in sella a Popa marca un 4 e porta a 7 i punti totali dei biancoverdi. Ultima carriera per Porta del Foro con Margasini, il giostratore non riesce a colpire il tabellone, i giallocremisi chiudono la giostra con un doppio zero.

Porta Sant’Andrea vince la sua sesta lancia d’oro, terza consecutiva nella data del 1 settembre.

Bibliografia

  • Carlo Fardelli “1966   2004 Giostra del Saracino” Arti Grafiche Cianferoni