Sabato 9 il Quartiere di Porta Crucifera ha celebrato il tradizionale Te Deum di ringraziamento per la recente vittoria della loro 38sima Lancia d’Oro.
Se per la benedizione pre Giostra è stato scelto di omaggiare la chiesetta di S. Agnese ascoltando le parole di Don Giovannetti, il Te Deum è stato celebrato da Don Alvaro Bardelli parroco della stessa e della cattedrale nella chiesa di Santa Maria della Pieve, il cui campanile campeggia nella parte destra dell’emblema dei rosso-verdi.
Il corteo partito alle 16,30 da palazzo Alberti era preceduto da una rappresentanza dei musici e seguito da un folto popolo che era formato oltre che da Rettore e Capitano, giostratori, vessilliferi e armati, dame a paggi, anche dalla esibizione di tutte le Lance d’Oro conquistate nei 90 anni di Giostre moderne. Ad avere l’onore di portarle sono state come da tradizione le donne del Quartiere che hanno ricoperto anche i ruoli di lucchi.
La liturgia guidata da Don Bardelli oltre il consueto cerimoniale ha visto la lettura della preghiera di San Bernardo alla Vergine contenuta nel Canto XXIII del Paradiso della Divina Commedia, ricordando che la Pieve fu la prima chiesa aretina dedicata alla Madonna. È seguita l’accensione del cero da parte del Rettore Fazzuoli e dagli omaggi portati dal Capitano, giostratori e cavalieri di casata. Con l’occasione è stato chiesto un momento di raccoglimento e di ringraziamento anche a S. Martino, protettore del Quartiere.
Don Bardelli ha poi voluto rivolgere alcune raccomandazioni e battute al popolo di Colcitrone tra cui ricordando come negli ultimi anni il suo territorio si sia andato piano piano disabitando, sottolineando però il forte legame di appartenenza che anche chi ha cambiato residenza si porta nel cuore. Segnalando infine come all’interno del moderno confine il “nobile” Quartiere di Porta Crucifera accolga monumenti, palazzi e memorie cittadine che devono inorgoglire, da preservare e valorizzare.
Si ringrazia Foto Falsetti
