Andrea Gavagni: “Quella di giugno una cicatrice, ma siamo competitivi”

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Ciao Andrea e grazie per averci concesso questa intervista.

Partiamo dalla fine, l’amara Giostra di giugno che ha sorpreso un po’ tutti i bianco verdi che si aspettavano sicuramente un risultato diverso, dopo questi mesi di riflessione hai trovato una risposta a quello che è successo?


Quello che è accaduto nella Giostra di giugno rimane come una cicatrice, ogni volta che la si guard
a l’amarezza ritorna e deve farti riflettere per trarne un insegnamento. Abbiamo fatto tante valutazioni insieme a Tommaso, Saverio e Martino per confrontarci e capire a livello tecnico e non solo, cosa ci manca per riproporre in Giostra quello che facciamo durante la settimana di prove. Se la risposta che ci siamo dati è quella giusta lo sapremo soltanto il 1° settembre.

Come è trascorsa questa estate a livello ambientale? Come ha risposto il quartiere a questa sconfitta?

Le sconfitte sono sempre brutte, quando poi arrivano entrando in piazza con alte aspettative sono ancora più difficili da mandare giù, però porta Sant’Andrea in questi ultimi anni ha dimostrato di essere un quartiere compatto, che crede fortemente nelle potenzialità dei propri giostratori.

Pochissimi giorni dopo la Giostra di giugno il comitato giovanile ha organizzato una sorpresa per i ragazzi delle scuderie che ci ha davvero fatti sentire partecipi di un unica famiglia, nelle vittorie e nelle sconfitte. Oltre a loro anche molti quartieristi “meno giovani” mi hanno dimostrato il loro sostegno e la loro fiducia permettendo a Saverio e Tommaso di arrivare alla Giostra di settembre in un ambiente sereno e senza condizionamenti. Credo che sotto questo aspetto Porta Sant’Andrea sia un vero e proprio esempio da seguire.

Questa Giostra sarà la tua 6° Giostra da capitano, ormai possiamo dire che un po’ di esperienza sulle spalle te la sei fatta riportando anche una lancia d’oro in via delle Gagliarde, ci parli un po’ di questo ruolo? Quanto è difficile nella Giostra moderna ricoprire questa carica? Quali sono gli oneri più pesanti e gli onori più esaltanti attraverso cui devi passare?

Sei Giostre non sono moltissime vista l’enorme esperienza che questo ruolo richiede, certo però che rispetto all’esordio inizio a farmi un idea più personale di come svolgere il mio ruolo ed anche le emozioni che provo sono diverse, diciamo che sono meno emozionato e più concentrato.

Per quanto riguarda la seconda parte di domanda, gli onori ovviamente sono sotto gli occhi di tutti, in primis l’enorme privilegio di poter rappresentare il proprio quartiere in un ruolo che ha visto passare personaggi che hanno fatto la storia della nostra manifestazione, è un po’ il sogno che insegui da bambino il riuscire ad indossare il costume da capitano. Gli oneri invece, per il mio modo di interpretare la carica, sono una totale abnegazione e presenza costante in quelle che sono la mia area di competenza specifica, ovvero le scuderie. Devo esserci non solo per curare gli aspetti tecnici e gestionali, ma anche e soprattutto per poter essere in sintonia con tutto il gruppo di lavoro delle scuderie, credo che solo dopo una profonda conoscenza delle persone che ti stanno intorno si riescano a creare i presupposti per dei rapporti sani e costruttivi. Posso dire senza paura di smentita che tutto il mio tempo libero è dedicato alla Giostra, che è la mia più grande passione, infatti non posso parlare di veri e propri sacrifici perché tutto quello che faccio è spinto da un amore incondizionato per i miei colori

Come si presenterà Porta Sant’Andrea alla Giostra di Settembre?

Sant’andrea si presenterà competitivo. Al di la delle ultime due giostre che sono state una sorpresa non solo per noi ma anche per tutti gli altri avversari, il nostro è un quartiere che ha una coppia di giostratori che hanno già dimostrato di saper vincere le giostre a suon di V, ed a cui manca solo un po’ di continuità per riuscire a fare il definitivo salto di qualità. Le certezze che avevamo a giugno non sono state assolutamente incrinate dalla brutta prestazione in gara, perché è sotto gli occhi di tutti l’enorme valore tecnico dei nostri ragazzi. Questa volta dovranno metterci anche quel pizzico di cattiveria in più per portare a casa la lancia

Qualcosa che non ti ho chiesto ma che vorresti aggiungere?

Vorrei solo fare un paio di ringraziamenti: a voi di CorrerGiostra per la continua attenzione che date alla Giostra durante tutto l’anno e per l’enorme passione che mettete nel lavoro che fate.

Poi vorrei ringraziare il mio quartiere per come riesce ad affrontare sia le gioie che le difficoltà. Siamo un quartiere incredibilmente vivo, positivo e che non si ferma davvero mai. E’ giusto riuscire a ripagare questo popolo con la vittoria, noi ci proveremo fino in fondo.

Leonardo Maccioni