E’ la volta di Saverio Montini cavaliere da quando è nato, giostratore della “cantera” biancoverde. Nonostante la giovane età alle spalle cinque Prove Generali, Saverio Montini si racconta a Correr Giostra.
Quando e dove hai imparato ad andare a cavallo? Chi è stato il maestro che ti ha insegnato di più nei tuoi primi passi a livello equestre?
Ho iniziato ad andare a cavallo all’età di 5 anni al pony club dell’ Arezzo Equestrian Centre con l’istruttrice Sonia Fardelli. Successivamente ho girato un po’ di maneggi e mi sono dedicato al salto ostacoli. Sono passato dalle scuderie di Barbagli, Gorini ed infine Formelli. Questo continuo girare mi ha insegnato che c’è sempre da imparare ed ogni istruttore può trasmettere qualcosa di uguale o diverso ma non per forza sbagliato, ognuno a modo suo; sta al cavaliere essere bravo a recepire quali sono i metodi più adatti a lui. Per quanto riguarda la Giostra, non posso non citare Angelo Checcacci che alle scuderie bianco-verdi mi ha fatto muovere i primi passi con la lancia in mano.
Hai dei ricordi particolari legati al primo tiro in piazza grande (durante le prove) ed al primo tiro in prova generale?
Il primo tiro in piazza me lo ricordo molto bene: Giugno 2016 con il mio cavallo Tornado. È stato un momento davvero emozionante ed anche molto appagante visto il duro lavoro che richiedeva il percorso che avevo intrapreso (era già da un paio di anni che mi allenavo alle scuderie). Ovviamente anche il primo tiro in provaccia, Settembre 2017, è stato molto entusiasmante e mi ha dato tanti stimoli per andare avanti e migliorarmi ancora.
Sei sempre stato del Quartiere per il quale corri oggi? Se si, ti senti ancora un quartierista o ti senti più un professionista?
Sono nato al Quartiere, cresciuto al Quartiere, posso dire di averlo vissuto sotto tutti i punti di vista quindi si, credo di essere a tutti gli effetti un vero quartiersta. Adesso ovviamente, pur continuando ad esserlo, devo anche sapere distaccare le due facce della mia natura, quando entro in piazza non la vivo come un quartierista (altrimenti sarebbe impossibile) ma come un giostratore chiamato a fare quello per cui si è allenato tutto l’anno.
C’è un cavallo a cui sei più affezionato rispetto a tutti gli altri? Quale e perché?
Tornado sicuramente. Ho iniziato il mio percorso con lui passandoci davvero tanti giorni della mia vita, gli voglio tantissimo bene e lo ringrazio per tutto quello che mi ha dato, non solo in termini di risultati. Poi sinceramente io mi affeziono a tutti i cavalli delle scuderie perchè montandoli si riesce sempre a creare dei bei rapporti con questi fantastici animali. Voglio infatti aggiungere, per non fargli un torto, che ho ricordi speciali anche su Nuvola e Conte Darko con cui ho corso alcune prove generali.
Quali sono le caratteristiche che deve possedere un buon cavallo da Giostra secondo te? E quali invece i difetti che non deve assolutamente avere?
Ormai i cavalli da Giostra hanno tutti caratteristiche molto comuni fra loro. Si cerca sempre cavalli di misura piccola, carattere tranquillo e che siano disposti a lavorare sia sulle proprie paure che su quello che riguarda la parte tecnica per costruire il tiro. A me personalmente piace anche cercare soggetti che abbiano qualcosa di personale che li contraddistingua; un aspetto caratteriale o dei modi di fare particolari.
Quali sono i momenti più importanti per la buona riuscita di una carriera?
La carriera ovviamente inizia con la partenza prima del pozzo. É un momento importantissimo, serve la giusta tranquillità, lucidità e precisione. Dopo ovviamente è importante come ci si alza, come si va in mira, come si segue il punto e come si ammortizza, però credo davvero che la parte più difficile e importante sia la partenza. Da li inizia tutto.
Domanda scomoda, se si presentasse l’occasione di correre la Giostra per un Quartiere diverso da quello in cui sei adesso accetteresti?
Sono nato con il foulard al collo, fin da piccolo sono cresciuto a pane e Sant’Andrea, mi sento onorato di poter percorrere questa strada con il mio Quartiere. Non ho davvero mai pensato ad altro.
C’è stata qualche domanda o qualche aspetto di te stesso che non ti è mai stato chiesto e che avresti piacere di raccontare?
Sinceramente no, anche perchè sono una persona riservata a cui non piace tanto raccontarsi. Se devo raccontare qualcosa di personale, lo confido ai miei cavalli.
Saverio Montini
Nato ad Arezzo il 13/08/1996
Prove generali corse: 5
Punteggi colpiti: 4 – 4 – 5 – 5 – 1
Cavalli utilizzati in prova generale: Tornado – Conte Darko di Gazzara – Nuvola