Il Quartiere, sabato 21 agosto, ricorda la Festa dell’antico martire aretino con una santa Messa che verrà celebrata alle ore 18.00 in Duomo, nella Cappella della Madonna del Conforto con la partecipazione di una rappresentanza di dirigenti e Quartieristi. Accanto all’ingresso della Cappella mariana, infatti, c’è l’altare di Santo Stefano, ove sono collocate le spoglie del martire assieme a quelle di oltre cinquanta suoi familiari, martirizzati con lui. Un’epigrafe in latino posta sopra l’altare ricorda la deposizione delle reliquie.
La festa di Sant’Andrea Guasconi era un tempo celebrata dalla diocesi di Arezzo il 18 agosto (secondo il Tafi), poi nel tempo questa ricorrenza è scomparsa. La festa è oggi scomparsa, ma il santo è ricordato dal Quartiere di Porta Sant’Andrea, di cui è il protettore. La sua figura è rappresentata nel “vessillo del Santo”, nel quale è dipinto Sant’Andrea Guasconi che stringe sulla mano sinistra la palma del martirio.
Fino a poco tempo fa si pensava che fosse intitolata proprio al martire aretino, fatto proprio dalla casata dei Guasconi intorno al quattordicesimo secolo, la chiesa che dava il nome all’antica Porta medievale ed al quartiere ad essa intitolato. Recenti ricerche hanno poi dimostrato che la chiesa medievale che diede il nome alla Porta era indiscutibilmente dedicata a Sant’Andrea Apostolo, detto il “Protochiamato”, fratello dell’Apostolo Pietro, primo Papa. Difatti tutta la simbologia del Quartiere è ripresa da Sant’Andrea Apostolo e che è celebrato il 30 novembre. Non è un caso che l’emblema riportato nel vessillo sia una decusse, meglio conosciuta come Croce di Sant’Andrea, stemma per eccellenza dell’Apostolo Andrea.
Il Popolo Bianco Verde è invitato a partecipare alla celebrazione con il fazzoletto al collo.