Da Paggetto a Rettore, Giacomo Magi alla guida della Colombina

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Quindicesimo Rettore del quartiere di Porta Santo Spirito, quando l’Araldo annuncerà il suo nome è facile pensare che Giacomo Magi, Rettore di Porta Santo Spirito, ripercorrerà in un attimo la sua storia di quartierista. Quando da bambino dallo stesso punto con il vestito da Paggetto iniziò una storia, anzi un percorso che da qualche mese lo ha portato alla guida dei Bastioni.

Come arriva il tuo quartiere alla giostra di giugno?

Direi bene. La preparazione alle scuderie non ha avuto particolari intoppi e tutti i nostri Giostratori hanno avuto modo di prepararsi seguendo le indicazioni della squadra tecnica e di Stefano Pelosi. C’è la consapevolezza di aver fatto una buona preparazione invernale e siamo fiduciosi di affrontare la giostra nel migliore dei modi. Per quanto riguarda il pregiostra, infine, il Gruppo Giovanile ha dato prova di maturità ed intraprendenza regalandoci un calendario ricco di appuntamenti adatto a tutte le fasce di età. Come sempre, particolare attenzione sarà riservata ai bambini ed alle loro famiglie per consentire la partecipazione alla vita di quartiere anche, e sopratutto, a coloro che saranno i quartieristi di domani.

Sarà la tua prima Giostra in piazza indossando il costume da Rettore.

E’ si, proprio così, e non ti nascondo che l’idea mi genera una certa emozione. Sebbene sia dal lontano 1996 che “entro” regolarmente in Piazza, farlo da Rettore assume un significato del tutto diverso che mi riempie di orgoglio e responsabilità.

La tua elezione non è stata lineare ma subito dopo Santo Spirito si è compattato avendo un solo obbiettivo.

Come ho già avuto modo di dire, questo è uno dei grossi meriti delle Dirigenze che si sono susseguite nel corso degli anni; in prossimità delle Giostre, tutti i Consiglieri all’unisono antepongono il bene del Quartiere alle soggettività ed alle dinamiche personali. Questo è avvenuto anche questa volta, ed è un ulteriore segnale di maturità di una Dirigenza che, al di là delle differenze di vedute, lavora fianco a fianco per ottenere ciò che per tutti noi ha maggiore rilevanza, vale a dire, la conquista della Vittoria in Piazza Grande.

Per oltre dieci anni hai ricoperto il ruolo di vice rettore, quali sono le differenze più importanti tra essere vice e fare il Rettore.

Il ruolo di Rettore è maggiormente di sintesi e meno operativo rispetto a quello che facevo da Vice; per forza di cose, ho dovuto “passare” buona parte delle competenze precedenti all’attuale Rettore Vicario, Fabio Niccolini, ed al gruppo di giovani che, assieme a me, si occupavano della logistica e dell’organizzazione del pre-giostra. La soddisfazione maggiore è quella di costatare che oramai il Quartiere (ed il Circolo), hanno acquisito un livello di organizzazione e capacità che è prevalente rispetto alle capacità e/o competenze dei singoli a testimonianza che la squadra di collaboratori è “sana” e ben radicata.

Santo Spirito è un quartiere che “vive” tutto l’anno grazie al suo circolo e tante altre iniziative.

Il Circolo Ricreativo è, da oramai venti anni, il valore aggiunto del Quartiere di Porta Santo Spirito. E’ il luogo di aggregazione ideale in cui per tutto l’arco dell’anno si parla di Giostra e sopratutto del Quartiere di Porta Santo Spirito. Il Circolo ci consente di avvicinare nuovi Quartieristi e di creare le basi per la crescita aggregativa dell’intero sodalizio. Rappresenta, plasticamente, il cuore pulsante dell’intero Quartiere. Tra le tante iniziative, mi piace ricordare quelle destinate ai giovani e giovanissimi come la Borsa di Studio in ricordo di Edo Gori e la “Merendata a cavallo” che da circa dieci anni si tiene presso le nostre Scuderie; rappresentano un modo di fare Quartiere, autentico, trasversale tra generazioni e sopratutto, proiettato al futuro.

Nei giardini del Porcinai il quartiere vive il suo ultimo pre giostra nella veste attuale.

Come ben sappiamo i Giardini saranno oggetto di un restyling da parte dell’Amministrazione comunale; per il Quartiere è un ulteriore occasione per dimostrare la propria maturità e per stimolare, ancor di più, la sinergia e la collaborazione con l’Amministrazione stessa. Quello che mi piace sottolineare è il fatto che i Giardini siano, oramai pacificamente, considerati la prosecuzione stessa dei due Bastioni e il luogo naturale in cui il Quartiere organizza la propria festa e le proprie iniziative. E’ una vittoria per tutti noi che per primi abbiamo creduto nella possibilità che i Porcinai tornassero ad essere luogo di aggregazione, incontro e vitalità e non una semplice barriera di coreografica di verde tra le Viale Michelangelo e Via Aretino.

La Giostra del Saracino vista con gli occhi di membro della Consulta dei Quartieri.

Guarda, sinceramente è ancora un pò presto per dare un giudizio sulla Giostra con gli occhi di “amministratore”; quello che mi piace sottolineare – cosa che già mi aveva a suo tempo anticipato Ezio e di cui ho trovato conferma – è la sintonia tra i Rettori e la volontà di trovare una posizione condivisa su tutti gli aspetti organizzativi e sul rapporto di interlocuzione con l’Amministrazione comunale. Lo trovo un elemento estremamente positivo per la crescita e per la “buona gestione” della manifestazione

Adesso che rapporto hai con il tuo predecessore Ezio Gori, vi sentite?

Ottimo come sempre, continua ad essere una delle persone che sento più spesso nell’arco della settimana e con il quale parlo volentieri di Giostra e, sopratutto, di Santo Spirito.

Santo Spirito è sempre il quartiere da battere?

Mah, faccio fatica ad individuare un Quartiere da battere; ho profondo rispetto per il lavoro fatto in questi anni dai nostri avversari e credo che il livello attuale sia talmente elevato che si faccia fatica ad indicare – in maniera inequivocabile – il Quartiere da battere. Ho piena fiducia nella nostra squadra tecnica e nei nostri Giostratori. Ci giocheremo le noste carte nella convizione di aver fatto di tutto per presentarsi al meglio alle imminenti Giostre.