Gli ambasciatori di Arezzo, l’Associazione Sbandieratori

Giovanni Bonacci "posso contare su un gruppo solido, per chi ricopre il ruolo di Presidente è importante e appagante che mi rende orgoglioso"

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Giostra del Saracino CXXXI edizione giugno 2016 - nella foto: sbandieratori

Dal 1960 ad oggi, 64 anni fatti di storia, esibizioni, incontri, ammirazione e applausi in ogni parte del pianeta ricevendo i complimenti in prima persona da personaggi che hanno scritto la storia dell’umanità. Una scuola di vita per i ragazzi che dal 1960 hanno avuto l’onore di far parte del gruppo Sbandieratori. Ambasciatori nel mondo dicevamo, sempre in trasferta a rappresentare Arezzo e l’Italia raccogliendo ammirazione e successi durante le esibizioni del gioco di bandiere. L’associazione non è solo l’arte della bandiera ma un vulcano attivo di idee e iniziative. L’alfiere versione cartacea e digitale, la pubblicazione di libri, “Musica Bandiere e Voci in Pieve” e tante iniziative culturali e sociali che si susseguono una dietro l’altra. Giovanni Bonacci da anni ricopre il ruolo di Presidente degli Sbandieratori. Persona sempre disponibile, un Presidente che giorno dopo giorno continua a far crescere il “gruppo”.

Presidente quanto è duro e complicato stare alla “guida” e quanto invece appagante rappresentare una associazione direi così perfetta?

La nostra non è una associazione perfetta, il nostro lo definirei un cantiere sempre aperto e bisognoso di persone che diano una mano giorno dopo giorno per poter andare avanti. Non è un impegno da paco anzi, oggi guidare una associazione è molto faticoso: sottostare a moltissime normative sempre più stringenti, mille impegni, non è affatto scontato e facile. La nostra non è una associazione composta da centinaia di persone mentre le cose da seguire sono invece molte. L’organizzazione, i rapporti con le istituzioni, gli adempimenti, il tutto senza tralasciare mai nessun dettaglio che può fare la differenza. Per mia fortuna devo dire che posso contare su un gruppo solido composto da ragazzi e persone molto affiatate tra di sé che si danno da fare per uno scopo comune. Tutto questo per chi ricopre il ruolo di Presidente è un aspetto molto importante e appagante che mi rende orgoglioso di tutti i soci e componenti che fanno parte dell’associazione.

Anno molto intenso per l’associazione, tante le iniziative che hanno riscosso successo. Facciamo un bilancio di quello che è stato e quello che è già in cantiere?

Mi preme ricordare che l’associazione viene da un periodo molto intenso che, negli ultimi anni, si ripete senza soluzione di continuità. Le continue trasferte, principalmente all’estero in Francia e Spagna dove andiamo con frequenza ogni anno. Dobbiamo ricordare e dare una menzione particolare alla trasferta in Sudafrica. Il gruppo è andato a Cape Town invitati da una organizzazione locale e possiamo dire che è stato un grande successo. Il ritorno in Sudafrica dopo la fine dell’apartheid dove abbiamo potuto vedere un paese profondamente cambiato. L’apprezzamento per gli Sbandieratori non è stato manifestato solo dalla comunità locale da quella di origine italiana-Europea, possiamo dire che  tutti hanno apprezzato. Ancora una trasferta da ricordare e che non si ripeteva dal 1969è stata la “Festa del Mandorlo in Fiore” di Agrigento che è una delle più importanti d’Italia dove vi hanno partecipato 60 gruppi da tutto il mondo ricevendo l’opportunità, direi più unica che rara, di esibirsi nella valle dei templi sotto quelle meraviglie dell’antichità. Arriviamo infine a giugno dove una parte del gruppo è stato in Bosnia a Mostar, città tristemente famosa per essere stata martoriata durante la guerra civile, per una manifestazione legata ai festeggiamenti della Festa della Repubblica Italiana. 

Impegni e trasferte che l’associazione onora sempre in modo impeccabile. 

Le cose si susseguono con una frequenza direi importante, come dicevo prima la nostra associazione non è composta da centinaia di persone forse i nostri ragazzi li stiamo spremendo un pò troppo e lo dico col sorriso. Il loro impegno è encomiabile fatto con grande soddisfazione e generosità.

Abbiamo parlato del presente ma per il futuro quali sono i programmi?

Da poco è stata attivata una collaborazione con il liceo sportivo Francesco Redi, sezione sportiva, facendo vedere ai ragazzi questo particolare e antico sport che è il movimento della bandiera e devo dire che è stata una esperienza particolare e molto significativa perché ha consentito anche agli studenti di far vedere che ci sono degli sport sicuramente molto meno diffusi di altri, ma che hanno una loro valenza motoria importante. E’ già in cantiere la redazione del nuovo libro illustrato che andrà a sostituire quello ormai datato del 2010. Non sarà solo il libro sugli sbandieratori, ma tenterà di essere una cartolina della città e della giostra del saracino. Per questo lavoro ci stiamo avvalendo anche di altre persone che sono nel mondo dei quartieri, averle coinvolte in questo progetto ci dà particolare gioia. Quello che vogliamo trasmettere è l’emozione, la tradizione che c’è dietro il mondo della Giostra del Saracino parlando a un futuro lettore di qualunque paese del mondo. Con calma infine cercheremo di rimettere mano alla sede perché ha bisogno di una ristrutturazione. Un pezzettino per volta noi siamo soliti andare con molta cautela.